– Recensione – Norwegian Wood –

Buon pomeriggio Lettori!

Come avevo anticipato in un altro post, ecco finalmente la recensione di Norwegian Wood, uno dei libri più famosi e importanti dell’autore Murakami Haruki.

Ma prima, alcune informazioni di base ↓↓↓

norwe

Titolo: Norwegian Wood. Tokyo Blues

Autore: Murakami Haruki

Editore: Einaudi Super ET

Pagine: 374

Prezzo amazon: 11,90€

Anno di prima pubblicazione: 1987

Genere: romanzo di formazione

SinossiUno dei più clamorosi successi letterari giapponesi di tutti i tempi è anche il libro più intimo, introspettivo di Murakami, che qui si stacca dalle atmosfere oniriche e surreali che lo hanno reso famoso, per esplorare il mondo in ombra dei sentimenti e della solitudine. Norwegian Wood è anche un grande romanzo sull’adolescenza, sul conflitto tra il desiderio di essere integrati nel mondo degli “altri” per entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel costi. Come il giovane Holden, Toru è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o poter sbagliare nelle sue scelte di vita e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale e da un’istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e costruito. Diviso tra due ragazze, Naoko e Midori, che lo attirano entrambe con forza irresistibile, Toru non può fare altro che decidere. O aspettare che la vita (e la morte) decidano per lui.

haruki_murakamiL’autore: Murakami Haruki è nato a Kyoto nel 1949 ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote e Salinger. Con La fine del mondo e Il paese delle meraviglie Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Tra le sue opere troviamo: Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground, Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood, L’uccello che girava le Viti del Mondo, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L’elefante scomparso e altri racconti, L’arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata, 1Q84Vincitore di numerosi premi come: il World Fantasy Award (2006), il Franz Kafka Prize (2006) e il Jerusalem Prize (2009). E’ stato inoltre candidato per il prossimo premio Nobel per la Letteratura (speriamo lo vinca perché se lo merita).

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Recensione. A questo punto vorrei scrivere una bella recensione, non solo completa, ma che possa stimolare a tal punto chi la leggerà, da decidere di dare una possibilità a questo libro. Devo anche ammettere che era moltissimo tempo che non leggevo qualcosa di così profondo e commovente, solitamente il mio genere preferito è il fantasy o libri classici e storici, le storie romantiche non mi hanno mai attirata, ma con Murakami è stato diverso, è stato come rispondere ad un richiamo, mi sentivo attratta da questo libro. Strano eh?

La storia inizia presentando Toru Watanabe, il protagonista, seduto su un volo diretto ad Amburgo. Durante la fase di atterraggio i passeggeri ascoltano Norwegian Wood dei Beatles, e questo porta alla memoria di Toru, ricordi di una ventina d’anni prima, quando ascoltava la stessa canzone con persone che fanno parte del suo passato. Inizia così un lungo flashback, che trasporta il lettore nel 1968, quando il protagonista aveva diciannove anni, viveva in collegio e frequentava l’università a Tokyo.

Durante il corso della trama vengono introdotti i personaggi che interagiscono con Watanabe, che sono più o meno in importanti e per questo segnano la sua vita, essendo ognuno di loro caratterizzato da personalità molto diverse. A causa di una serie di avvenimenti (che non scriverò perché rivelerei troppo della trama) Watanabe deve fare i conti con l’inesorabile crescita che ogni adolescente affronta prima o poi nella vita e, di conseguenza, il doversi relazionare con gli altri.

Nel corso di quegli anni, di quale paesaggio avevo mai sentito di far parte? L’ultimo che ricordavo familiare, caldo, era quello della sala da biliardo vicino al porto dove io e Kizuki andavamo a giocare. Poi quella sera Kizuki era morto, e da quel momento tra me e il mondo si era insinuato uno spazio vuoto, ostile e raggelante. Cercai di pensare che significato aveva avuto per me l’esistenza di Kizuki, ma non riuscii a darmi una risposta.

Norwegian Wood

Paure, cambiamenti, crescita, ingresso nel mondo adulto, che spesso viene avvertita come lo strappo di un cerotto (o almeno per me è stato così), responsabilità, solitudine, amore e sesso e poi, la comprensione di noi stessi, che alle volte è più difficile di un problema di fisica, ma soprattuto rendersi conto che la morte fa parte della vita e viceversa, sono i temi affrontati in questo libro. Non meno importanti le riflessioni dedicate all’amicizia e all’amore, nel suo percorso di crescita, Watanabe arriva a capire quale genere di amicizia sia sana e quale no, quale amore è corrisposto e quale no.

Per quanto mi sforzassi di dimenticare, dentro di me restava qualcosa, una specie di grumo d’aria non meglio precisato. Poi, col passare del tempo, quel qualcosa cominciò a prendere una forma piú chiara e definita. Cosí chiara che posso anche tradurla in parole. Le seguenti: LA MORTE NON È L’OPPOSTO DELLA VITA, MA UNA SUA PARTE INTEGRANTE. Tradotto in parole suona piuttosto banale, ma allora non era cosí che lo percepivo, ma come un grumo d’aria presente dentro di me.

Norwegian Wood

Leggendolo è impossibile non compiere un’analisi di noi stessi e fare paragoni con la nostra adolescenza, infatti se normalmente riesco a finire un libro in pochi giorni, questo ho dovuto leggerlo con calma, per digerire e assimilare ciò che vi è scritto.

Penso valga la pena di provare a leggerlo, perché, anche se viene indicato come ‘romanzo di formazione’ non vuol dire che gli adulti non possano trarne beneficio e comprensione. Penso inoltre che se l’avessi letto in adolescenza mi sarebbe stato di grande aiuto, soprattutto in quel bruttissimo periodo in cui si cerca di capire meglio noi stessi e dare un senso a ciò che facciamo.

Come sempre vorrei sentire altri pareri nei commenti, se lo avete letto cosa ne pensate, se non lo avete letto e vi sentite ispirati da questa lettura e volete provarla.

Valentina

3 pensieri su “– Recensione – Norwegian Wood –

  1. Ciao Valentina, penso che questo libro potrebbe interessarmi per gli argomenti affrontati e penso che me lo procurerò appena finisco di leggere i libri già in “lista”, soprattutto dopo questa recensione meticolosa. Ti farò sapere! A presto. 🙂

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  2. Pingback: Recensione – Kafka sulla spiaggia, Murakami Haruki

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