Buonsalve Divoratori,
oggi torniamo a parlare di Grecia e mitologia con La casa dei nomi di Colm
. Un romanzo che va a riprendere un’epoca lontana, un’epoca ricca di dei ed eroi, i cui nomi risuonavano ovunque.-·=»‡«=·-

- Titolo: La casa dei nomi
- Autore:
- Casa editrice: Einaudi
- Genere: narrativa
- Pagine: 261
- Data di pubblicazione: 5 giugno 2018
- Prezzo:
- Sinossi: Entra Clitennestra. «Ho dimestichezza con l’odore della morte», esordisce la regina di Micene, che quell’odore lo conosce bene. L’ha sentito sul corpo della figlia primogenita Ifigenia il giorno in cui il marito Agamennone l’ha sacrificata agli dèi per ottenerne il favore nella guerra imminente, dopo averla attirata all’accampamento con l’inganno. Moglie furiosa e madre straziata, Clitennestra prepara a lungo la sua vendetta e, al ritorno del re, si appresta a sentire di nuovo l’odore della morte, quella di Agamennone questa volta, fra le mura del loro palazzo e per sua stessa mano. Colm Tóibin fa rivivere le figure classiche della casata di Atreo e, intaccando la loro mitica intangibilità, le rende personaggi di carne e sangue, dotati di psicologia, motivazioni e tonalità. La Clitennestra di Tóibin è ancora la rancorosa regina del mito, ma è anche una donna alle prese con la gestione modernamente complessa del potere e con un amante, Egisto, su cui modulare desiderio e controllo. La sua Elettra è la figlia fedele che pretende la retribuzione del sangue, ma è anche la vittima di abbandono che cerca nelle ombre un sollievo dalla solitudine. Per tutti loro il processo di umanizzazione è reso particolarmente efficace dalla scomparsa di un orizzonte divino a cui ubbidire e delegare. Nel mondo della “Casa dei nomi” gli antichi dèi stanno svanendo e la loro legge vacilla. Non prega più Clitennestra, si chiude la porta che conduceva Elettra ad Agamennone. Non ad Apollo si deve il piano di vendetta attuato da Oreste, né alle Erinni la sua follia. Pensieri e progetti, speranze e disperazioni si avviano a essere unicamente mortali. A Oreste, che nella tragedia di Eschilo sparisce dalla scena bambino per farvi ritorno solo da adulto in veste di vendicatore matricida, Tóibin regala un’adolescenza, un’avventura, un amore e un dubbio.
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Sono proprio curiosa ed emozionata per questo libro. E’ stata una scoperta quasi casuale ma che ha subito attirato la mia attenzione.
La storia di Clitennestra di solito viene associata solo alla vicenda del marito Agamennone, re di Micene (figura sicuramente più conosciuta nell’immaginario collettivo). I collegamenti con la Guerra di Troia e con tutti gli eroi che ne hanno preso parte sono evidenti e piacevolissimi – soprattutto per gente come me che ama l’Iliade e l’Odissea – ma in questo caso è tutto votato alla regina, il suo punto di vista, i suoi pensieri e le sue azioni. Ella uccide il marito per vendicare la morte della figlia Ifigenia, sacrificata dal padre per permettere la partenza delle navi achee.

Un conclomerato di dolore, sangue, vendette familiari, divinità e passioni che hanno sempre caratterizzato con estrema importanza la mitologia greca. Per gli appassionati è sicuramente un libro da non perdere e per i novizi penso sia un buon modo di scoprire sfaccettature diverse della stessa storia.
Questo perhè… un po’ di “grecità” non gusta mai! ❤
Carlotta ~ Il profumo dei Libri