D’estate, come tutti sanno, la città di Ho Chi Min è orribilmente afosa. Inutile dire che Artemis Fowl si sarebbe risparmiato volentieri un simile fastidio se non ci fosse stato in gioco qualcosa di molto importante. Qualcosa di essenziale per i suoi piani.
Il sole non si addiceva ad Artemis e i suoi raggi non gli conferivano un bell’aspetto. Le lunghe ore passate al chiuso, davanti allo schermo del computer, avevano reso opaca la sua pelle. Alla luce del giorno era pallido come un vampiro, e quasi altrettanto irritabile.
Artemis Fowl