Nel deserto di rocce e sole, i carri seguivano, con rabbia e fatica, il sentiero polveroso, fra canyons profondi e aride alture. La bambina giocava, solitaria e assorta, all’interno di uno di essi in mezzo a casse, coperte, giacigli.
Ogni carro seguiva la scia dell’altro, inclinandosi paurosamente per superare i dossi più alti e raggiungere gli altipiani spazzati dal vento che, talvolta, odorava di mare benché l’oceano della pace e della speranza fosse ancora lontano.
Nel 1854, una lunga quanto insolita bufera di sabbia e vento aveva rallentato la carovana che abbandonò involontariamente la pista del Nord, diretta verso Virginia City, in Nevada, e poi a Sacramento, per allontanarsi verso Sud. Solo al termine del ciclone, il capo carovana riprese l’orientamento e la via verso la California, distaccatasi da poco dal Messico e riconosciuta Stato dell’Unione grazie alle proprie ricchezze e sogni di prosperità. Una miriade di famiglie, avventurieri, ricercatori d’oro e di grandezza si riversò alla volta della terra, ricolma di promesse future.
Dai carri, in salita, inclinati verso il vuoto, cadevano gli oggetti malriposti: seggiole, scatole, teli di lana e cotone, persino grandi orologi e pupazzi che volavano fino in fondo ai canyons. Cadde anche la bambina, stupita e silente, che raggiunse l’acqua fredda e la sabbia molle del fiume.

La leggenda della Valle Sacra – Tomo I: Elikenai – Acqua di Puma che ride ~Liza Owen Visconti