– RECENSIONE – L’Orologiaio di Filigree Street ⁎ Natasha Pulley

Buonsalve carissimi Divoratori!

Oggi voglio assolutamente parlarvi di uno dei libri più belli che abbia mai letto: L’Orologiaio di Filigree Street di Natasha Pulley. Un mix perfetto tra mistero, steampunk e magia, qualcosa che saprà conquistare cuori e menti.

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  • Titolo: L’orologiaio di Filigree Street
  • Autore: Natasha Pulley
  • Casa editrice: Bompiani
  • Genere: fantasy
  • Pagine: 384
  • Data di pubblicazione: 22 marzo 2017
  • Prezzo: 18,05€ cartaceo (Amazon) / 13,30€ flessibile (Amazon) / 6,99€ e-book (Amazon)
  • Sinossi: Londra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell’Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d’oro. È proprio l’orologio, strillando, a salvarlo dall’esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l’artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L’incontro con Mori – e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull’etere luminifero – cambierà la vita di Thaniel. Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato – e un futuro – che uniscono in modo singolare l’Inghilterra all’estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo d’esordio che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve.

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Si tratta di un libro estremamente interessante. In una Londra di fine Ottocento in cui la rivoluzione industriale oramai ha raggiunto livelli avanzatissimi, gli elementi di steampunk si fondono con con la realtà. Qui, troviamo il nostro protagonista Thaniel, un impiegato quasi insignificante di un ufficio governativo; un personaggio complesso, all’apparenza semplice e insipido, ma che nasconde una grande forza di volontà e un carattere niente male. Il rovescio della medaglia di questo personaggio lo troviamo nella sua controparte: il giapponese Keita Mori, un orologiaio molto particolare che vive in Filigree Street.
Le strade dei due protagonisti sembrano incrociarsi quasi per caso: un orologio per l’appunto condurrà Thaniel proprio nel laboratorio di Mori. Un orologio non del tutto comune però, esso pare essere collegato ad una serie di attentati perpetrati contro gli enti governativi inglesi dagli attivisti e nazionalisti irlandesi.
Vi chiederete quindi cosa possa c’entrare il nostro giapponese Mori con gli irlandesi. Questa è la questione attorno a cui si svolge la trama.

L’ambientazione, nonostante le caratteristiche tipiche dello steampunk, resta molto vicina alla realtà. Gli elementi fantasy rimangono per il momento relegati alle qualità particolari di Mori. Tra la burocrazia governativa e gli ingranaggi del laboratorio, Thaniel riscopre se stesso: la sua passione per la musica e per il pianoforte, le semplici emozioni quotidiane, l’amicizia con il nobile giapponese, la lotta per la supremazia dei propri calzini con il polipo Katsu (un polpo meccanico realizzato proprio da Mori). È proprio Katsu a rappresentare l’ingranaggio principale dello sviluppo steampunk.
L’arrivo di Grace Carrow, invece, ribalta un po’ questi equilibri dando un’ulteriore scossa alla vita di Thaniel.

Si tratta di un libro ricco, particolare, unico, decisamente adatto a menti curiose e attente. I particolari e le caratteristiche di questo libro sono essenziali; per poter capire tutte le sfumature è necessario prestare estrema attenzione ai dettagli, anche le informazioni più banali possono rivelarsi essenziali per la struttura della trama. I personaggi sono molto ben caratterizzati soprattutto caratterialmente e ideologicamente.
Grace, la scienziata dalla mente vivace e curiosa, appassionata di fisica, una donna emancipata, forte e determinata. Mori, un nobile giapponese arrivato in Inghilterra per dare una svolta alla sua vita seguendo il Ministro degli Interni Ito; la sua vera passione sono gli orologi e gli ingranaggi ma non disdegna la musica e il tè, perenne compagno delle pagine di questo libro. Non dobbiamo dimenticare la chiaroveggenza.
Infine Thaniel, come dicevamo prima, è come una noce: ha un guscio ruvido è quasi insensibile, solitario, come un’armatura impenetrabile nella sua apatia, ma all’interno nasconde un gheriglio delicato, sensibile, attento, degno di attenzioni. Il carattere e la personalità unica di Thaniel sbocciano e si rivelano nel corso della trama.

Sono rimasta totalmente affascinata da questo libro, quasi unico nel suo genere. Inizialmente non sapevo ben identificare le emozioni che mi suscitava, ha infatti una partenza soft, in sordina, per poi esplodere man mano, arrivando nel clou della storia quasi impercettibilmente! Mi sono ritrovata nel mezzo di tutto senza nemmeno accorgermene, sono scivolata nella trama con una disinvoltura unica e meravigliosa che non mi ha lasciato scampo. Penso di aver letto pochi libri così interessanti.
Anche i dettagli più insignificanti, prendono carattere tra queste pagine e le visioni di Mori lasciano sempre con un sorriso sul viso nonostante la perplessità suscitata.

Inoltre il finale, coi suoi colpi di scena e la sua singolare visione d’insieme, permette di amare questo libro fino all’ultima parola dell’ultima pagina.

Il sequel de L’Orologiaio di Filigree Street è stato pubblicato a febbraio 2020, quindi speriamo che la Bompiani traduca presto The Lost Future of Pepperharrow!

VOTO: ◈◈◈◈◈

NOTA SULL’AUTRICE
Natasha Pulley è nata nel 1988, ha studiato letteratura inglese a Oxford e si è laureata in scrittura creativa alla University of East Anglia. Vive a Bath. Ha lavorato come libraia da Waterstones e poi nella squadra editoriale di Cambridge University Press. Il suo primo romanzo, L’orologiaio di Filigree Street (Bompiani, 2016), è stato un bestseller internazionale: tradotto in sette Paesi, nel Regno Unito ha superato le centomila copie. Per scrivere Le torri di vetro Natasha Pulley ha trascorso alcuni mesi in Perù.

Carlotta ~ Il profumo dei Libri

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