
𝓑𝓸𝓷𝓳𝓸𝓾𝓻 amici 🌹✨
Oggi vi parlo dell’ultimo romanzo letto: 𝓛𝓸𝓵𝓵𝔂 𝓦𝓲𝓵𝓵𝓸𝔀𝓮𝓼 𝓸 𝓵’𝓪𝓶𝓸𝓻𝓸𝓼𝓸 𝓬𝓪𝓬𝓬𝓲𝓪𝓽𝓸𝓻𝓮, di Sylvia Townsend Warner, edito dai miei amati Adelphi 😍😍
❁
Si tratta di una storia poco conosciuta, infatti l’ho vista di rado sui social.
Trattandosi di una storia molto breve- siamo sotto le 200 pagine – pensavo che sarei riuscita a leggerlo velocemente, invece ammetto di averlo trovato poco scorrevole e sinceramente anche un po’ noioso.
❁
Titolo: Lolly Willowes, o l’amoroso cacciatore
Autore: Sylvia Townsend Warner
Editore: Adelphi
Pagine: 192
Genere letterario: narrativa
Trama: Lolly Willowes è una donna amabile e solitaria, «benestante e con tutta probabilità destinata a non sposarsi». Va a Londra dal fratello maggiore. Ma rimane sempre un essere a parte rispetto alla famiglia, dove a poco a poco diventa una «zia Lolly» che tutti pensano di conoscere come un soprammobile. Intanto la mente di Lolly vaga, si allontana, si estrania in modo irrevocabile dal perbenismo bonariamente coercitivo dei suoi parenti. Lolly, in verità, cova da sempre in sé qualcosa, che è una vocazione: la vocazione della strega. Nella sua vita, osservata dall’esterno, sembra che non accada mai nulla. E invece in lei si tesse «un complotto di tenebra». Così, un giorno, Lolly si scrolla di dosso ogni vincolo e va a vivere da sola, in campagna. Ancora non sa che lì è andata per offrirsi come preda al Principe delle Tenebre. Che sarà puntuale ad aspettarla. Con impavida naturalezza, con ironica euforia, Lolly scopre una notte di trovarsi in mezzo a un Sabba e riconosce negli altri accoliti molti fra i suoi paciosi compaesani. Ma più che al Sabba, che finisce sempre per somigliare un po’ a un ballo di beneficenza, Lolly è incline al colloquio con il Demonio, si presenti egli come un gatto irsuto o come un guardacaccia o come un paesaggio (e rare volte il paesaggio ha parlato come in questo romanzo).
❁
La prima parte del romanzo ci narra la vita di Laura Willowes, nata sul finire del 1800 in Inghilterra, da una famiglia abbiente, è la figlia minore di tre fratelli e colei che rimane più vicino ai genitori. Abituata alla vita di campagna, a sentirsi libera e fermamente convinta di non volersi sposare, una volta adulta la nostra protagonista è costretta, per convenzione dell’epoca, a trasferirsi a Londra con il fratello e a venire assorbita nel nuovo nucleo familiare.
❁
Da qui inizia una progressiva “dissociazione della sua identità”, ossia da ciò che lei credeva di essere fino a quel momento, a quello che invece i parenti e i nipoti – sempre più numerosi – iniziano ad associarla: chiamandola giocosamente “zia Lolly”.
❁
Ad un certo punto la situazione diventa insostenibile per Laura che decide, finalmente, di riprendere in mano la propria vita, trasferendosi quanto più vicino possibile ai boschi, da lei sempre amati. La seconda parte del romanzo, quella che paradossalmente avrebbe dovuto essere anche la più interessante, l’ho trovata molto lenta e noiosa.
Nonostante lo stile narrativo dell’autrice sia ricercato e piacevole da leggere, ho fatto davvero fatica a portare a termine la lettura perchè il finale è stato un po’ deludente e l’ho votato 2.5/5 ⭐⭐
❁
Quindi non so se lo consiglio come lettura. E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Valentina