Buongiorno Lettori!
Oggi con questa recensione vi presento “I giochi del fato e gli scherzi della mente”, propostomi dall’autore Massimiliano Irenze.
Ecco alcune informazioni generali ↓ ↓ ↓
Autore: Massimiliano Irenze
Titolo: I giochi del fato e gli scherzi della mente. Un amore finisce e comincia un incubo.
Editore: Del Bucchia
Pubblicazione: 2017
Pagine: 313
Prezzo: 17,50€
Genere: Suspence -Narrativa
Sinossi: Marco Princivalle, un impiegato dalla scarsa autostima che ha due racconti nel cassetto, è da anni amante di Linda. Questo ruolo però, essendo follemente innamorato di lei, ormai gli sta stretto. Diventa così sempre più oppressivo fino a indisporre l’amata che sceglie di allontanarsi da lui. Attanagliato dalla sofferenza, Marco – per via della sua debolezza caratteriale, che lo fa sentire perso senza di lei – non riesce ad accettare questa separazione: decide allora di rapirla e di portarla nella tavernetta di casa sua dove la reclude mettendole una catena alla caviglia. Avendo paura che lui le possa fare del male, la ragazza – per prendere tempo – farà leva sulle sue aspirazioni da scrittore e lo convincerà ogni sera a leggere con lei i suoi scritti.
L’autore: Massimiliano Irenze è nato a Torino nel 1979. Nel 2004 pubblica una raccolta di poesie scritte a quattro mani con Giuliana Tripodi. Si iscrive all’Università di Torino laureandosi nel 2013 in psicologia clinica, ottenendo poco tempo dopo l’abilitazione ad esercitare come psicologo. Nel 2016 pubblica due romanzi: “Eudemonia” in collaborazione con il collega Alessandro Stifani, e “Atman, predatori nell’inconscio”.
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Recensione.
La trama → Di un genere letterario che normalmente non avrei letto perché molto diverso dai libri che scelgo di solito, sono stata invece felice di sperimentare questa nuova lettura, che oso definire cruda per la sua forte attualità. Le tematiche affrontate rimandano in qualche modo ai casi di cronaca del giorno d’oggi, presentati attraverso l’espediente letterario quale è il protagonista Marco. Quest’ultimo afflitto da una valanga di insicurezze e ansie dovute alla solitudine e alla situazione di stallo tra il romanzo scritto – che non trova il coraggio di presentare ad una casa editrice, per timore di un rifiuto – e la spinosa relazione con Linda, la quale lo sottopone ad un continuo “tira e molla”, una continua pressione psicologica del “ti lascio se pretendi qualcosa di più da me”, nonostante lei conosca perfettamente quanto siano profondi i sentimenti di Marco per lei. In questa situazione di ansia perenne – perfettamente descritta dall’autore nei minimi dettagli – il protagonista decide di agire, compiendo tuttavia un vero e proprio reato: il rapimento di Linda. La ragazza si ritrova dunque nella tavernetta del rapitore, legata ad una catena e costretta a rimanere dove lui decide che stia. Nei giorni seguenti si mette in moto un profondo percorso di analisi per Marco, inizialmente in modo inconscio e quasi automatico: egli sa di aver commesso qualcosa di grave (forse non ne capisce l’enormità fino alla fine) e tuttavia questo lo porta a prendere la decisione finale nei confronti di Linda (e qui mi fermo per non spoilerare la trama).
I personaggi → Presentano una forte personalità, l’autore si concentra molto su paure, pensieri, insicurezze e desideri e strategie dei personaggi, i quali sono descritti minuziosamente e ci permettono così di capirli e analizzarli, come se fossimo nella loro mente.
La tecnica della “cornice narrativa” → Massimiliano Irenze mette in atto questa tecnica attraverso Marco, il protagonista, aspirante scrittore che durante lo svolgimento della trama legge a Linda il suo romanzo, appunto: “I giochi del fato e gli scherzi della mente”, del quale fanno parte altri due racconti. Si mette in pratica quindi il racconto nel racconto, conosciamo così non solo ciò che avviene tra Linda e Marco, ma la tensione tra due viene allentata con l’introduzione dei racconti.
Le descrizioni → Devo essere sincera, se da un lato viene dato un fortissimo spessore psicologico ai personaggi, dall’altro lato – a mio avviso – c’è una mancanza nelle descrizioni fisiche dei personaggi e delle ambientazioni utilizzate, e quello che c’è è poco approfondito. E’ un peccato perché avrebbero potuto aiutare il lettore a visualizzare meglio la storia, aumentando cosi la suspence.
Detto questo devo dire di essere soddisfatta di aver letto qualcosa di nuovo e decisamente diverso, è una storia che costringe a riflettere e insieme a Marco anche il lettore viene spinto ad una sorta di autoanalisi. Ringrazio l’autore, Massimiliano Irenze, per avermi dato l’opportunità di leggere il suo libro e per essersi affidato al mio blog per la recensione.
Se vi è piaciuto e vi ha incuriosito vi invito a visitare la pagina Facebook e Instagram di Massimiliano per conoscere meglio lo scrittore, tutti i suoi libri e le date delle sue presentazioni.
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Fatemi sapere se avete letto qualcosa di questo autore e se vi è piaciuta la recensione.
A presto.
Valentina