Ciao Lettori!
Oggi approfitto della memoria fresca per parlarvi dell’ultimo libro letto, uno di quelli che purtroppo mi hanno lasciata un poco con l’amaro in bocca.
Ma prima di spiegarvi il perché vi lascio alcune informazioni sul primo libro della saga Black Friars – L’Ordine della Spada – scritto dall’autrice Virginia De Winter o meglio conosciuta sul web come Savannah.
Titolo: Black Friars – L’ordine della Spada (vol. 1)
Autore: Virginia De Winter
Pagine: 682
Genere: Young Adult, Horror, Fantasy
Editore: Fazi – collana: Lain
Prezzo cartaceo (rigida): 16,58 euro → Ibs
Prezzo ebook/epub: 5,99 euro → Ibs
Sinossi: <<Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per lei l’eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane? La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell’irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d’aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare: “Black Friars. L’ordine della spada” è un mondo nuovo che profuma di antico, un romanzo che si ammanta di gotico per condurre il lettore tra i vicoli della Vecchia Capitale o negli antri del Presidio, in un viaggio che continua oltre la carta e non finisce con l’ultima pagina>>.
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Dunque, le impressioni avute sono davvero molte, forse mi tocca dire che sono state più quelle negative che quelle positive e questo perché, a mio avviso, la trama aveva un grandissimo potenziale che è stato sfruttato maluccio.
Andiamo con ordine e partiamo dall’ambientazione, davvero fighissima, con una atmosfera a tratti dark, vittoriana, medievale e che io ho immaginato per quasi tutta la lettura come steampunk. In questo frangente si muovono umani e vampiri, costretti a coesistere e a convivere con le creature demoniache provenienti dal Presidio, una struttura misteriosa costantemente controllata dalla presenza dei Frati Neri, guerrieri cristiani che combattono il male.
Se c’è una cosa infatti su cui l’autrice eccelle sono proprio le descrizioni della scene e dei personaggi, le quali, se da un lato sono davvero utili e fanno in modo che il lettore si senta come all’interno della scena stessa, dall’altro devo dire che dopo un po’ le ho trovate pesanti. Come ho trovato assolutamente pesanti le continue metafore sui sentimenti e le emozioni della protagonista, Eloise Weiss.
E voi direte: “si ma cavolo non ti va mai bene niente”!
Eh invece no, perché purtroppo non c’è stato il giusto equilibro tra ambientazione/personaggi/emozioni/trama. Leggendo queste fantomatiche 682 pagine, ben 400 sono metafore, descrizioni di sentimenti esagerati e abbastanza patetici di Eloise e del suo passato complicato con Axel (dobbiamo aspettare almeno 450 pagine prima di capire cosa diamine è successo tra i due e perché lei lo odia ma non è assolutamente capace di andare oltre e dimenticarlo). Una protagonista che ha un enorme potere ma viene descritta come troppo “stupida” o troppo emotiva per riuscire a capire quello che le succede intorno, e cioè di essere una pedina mossa da chi è più furbo di lei (il Princeps Axel e il vampiro centenario Ashton) in un gioco di potere più grande collegato alla misteriosa presenza del Presidio e delle creature che ci vivono dentro e che, a quanto pare, lei sembra essere in grado di controllare.
Ora, davvero il potenziale di questo libro era enorme perché la trama è originale e complessa, ma secondo me è stato gestito male, questo può essere forse dovuto al fatto che l’autrice si è quasi sempre occupata di fan-fiction e che ha questa tecnica di continua interruzione-ripresa, come se dovesse scrivere un pezzo per volta, infatti ci sono molte ripetizioni. Questo potrebbe giustificare però solo in parte le scelte narrative fatte ma, d’altronde, credo proprio sia il suo modus operandi. Il fatto poi che si sia concentrata tantissimo sulle emozioni di Eloise non perdendo occasione per descriverle con una metafora melensa dietro l’altra – di cui tra l’altro si capisce ben poco perché le ho spesso trovate forzate e confuse – al posto di andare avanti con la narrazione, è un punto a sfavore perché risulta pesante e annoia il lettore.
Un altro punto a sfavore, purtroppo e mi piange il cuore dirlo, è riservato alle scene d’azione o combattimento: troppo, troppo, troppo caotiche, non riuscivo davvero a stare dietro ai personaggi e a capire come erano arrivati in un punto piuttosto che in un altro. Devo dire che mi aspettavo molto di più e sono rimasta abbastanza delusa.
Neanche i personaggi si sono salvati. Eloise, Axel, Ashton.
Il rapporto tra loro tre non l’ho davvero sopportato, è stato un crescendo di antipatia sempre maggiore. Eloise e Axel si conoscono dall’infanzia e si sono innamorati, ma per qualche motivo Axel non se la fila più di tanto perché deve studiare/entrare in politica essendo una specie di “principe”; ha inoltre una tresca con una vampira super cattiva che poi uccide (non si capisce come e perché, perché non ci viene spiegato). In tutto questo Eloise decide di seguirlo all’università e frequenta medicina (anche se non è una cima) ma rimane ferita dal fatto che lui non la calcola e la tratta male (qui dobbiamo aspettare una vita per capire cose succede).
Insomma non si sopportano, ma Eloise ci ricasca abitualmente perché è attratta da lui, poi si allontana di nuovo perché presa dalla rabbia e dal senso di colpa; dal canto suo Axel partecipa a questo tira e molla e nel frattempo cerca di controllarla e sottomettertela, questo perché parte dal presupposto che lei sia incapace di badare a sé stessa (e in effetti ha ragione).
In tutto questo arriva Ashton Blackmore, redivivo, che Eloise chiama dal sonno profondo in un momento di pericolo; da qui in avanti i due diventano “amici” (lei sfrutta lui per far ingelosire Axel e lui sfrutta lei perché ha questo potere particolare di controllare i morti e le creature dei Presidio). Per quanto riguarda gli altri personaggi, io li definirei come secondari, dato che entrano in scena raramente, Eloise non ha amici stretti e passa la maggior parte del tempo da sola o in Ospedale o a lamentarsi di Axel o a seguire Ashton senza capire quale sia davvero il suo scopo, nessun altro viene approfondito più di tanto.
Insomma togliendo le mille metafore smielate, la confusione, i tira e molla tra Eloise e Axel e concentrandosi di più sullo svolgimento della trama, che rimane comunque molto interessante ed è stata la “vittima martoriata” in questo caso, poteva davvero piacermi al 100%. Ora sinceramente non so se andrò avanti a leggere i seguiti:
Black Friars – L’Ordine della Chiave.
Black Friars – L’Ordine della Croce.
Black Friars – L’Ordine della Penna.
Dovrò meditarci. E voi avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Se volete raccontarmi le vostre impressioni scrivetemelo in un commento qui sotto.
Alla prossima recensione.
Valentina ∞ Il Profumo dei Libri
Da come l’hai descritto io non continuerei con i seguiti. XD
Ma forse sono io che preferisco andare sempre sul sicuro.
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Mi rendo conto di esserci andata giù un po’ pesante! Però ecco, di solito il mio senso del dovere mi spinge a prendere e leggere anche i seguiti, se non altro per collezionismo, questa volta mi sa che lascio stare XD
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Sembra che i protagonisti (soprattutto Eloise) siano adolescenti in piena tempesta ormonale… Diciamo che è esattamente il tipo di storie che non leggerei mai. Già che il fantasy moderno non è esattamente il mio genere, se poi ci aggiungiamo tutti i difetti che hai elencato… direi che ci starò lontano. Sembra davvero una fanfiction cui per qualche motivo è stato concesso di essere pubblicata (terribile danno nei confronti del buongusto).
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In realtà i personaggi hanno tutti dai 20 ai 25 anni, tuttavia compiono delle scelte davvero infantili (e questo accade spesso). Poteva davvero essere interessante come libro perché l’idea è originale, lo dico davvero a malincuore ma non mi sento di consigliarlo come lettura
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