– RECENSIONE – Sacré Bleu

Miei cari Divoratori,

un po’ di arte fa sempre bene e dunque è proprio di arte che parleremo in questa recensione. Mistero, colori, Parigi, arte e artisti, pennellate e tele, amore e ironia. Un intreccio unico quello di Sacré Bleu di Christopher Moore.

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  • Titolo: Sacré Bleu
  • Autore: Christopher Moore
  • Editore: Elliot
  • Collana: Scatti
  • Genere: Romanzo
  • Pagine: 320
  • Data di pubblicazione italiana: aprile 2012
  • Prezzo: 15,72€ cartaceo (IBS) / 9,26€ cartaceo tascabile (IBS)
  • Sinossi: Lo spirito della Parigi fin de siécle e dell’Impressionismo in una movimentata storia di intrighi, passione, arte, misteri, condita di pane croccante, ragazze cancan e assenzio. Ambientata a Parigi nel 1880, ne è protagonista Lucien, ultimogenito di una famiglia di fornai di Montmartre, il cui padre era amico, sodale e protettore di poveri artisti come Renoir, Monet, Pissarro e Cézanne. Anche Lucien dipinge e la sua musa è la bella Juliette dagli occhi color del cielo, che un giorno, di punto in bianco, sparisce nel nulla. Due anni dopo, ritrovato per caso l’amore della sua vita, Lucien scopre insieme all’amico Henri Toulouse-Lautrec il misterioso legame tra Juliette e il Colorista, uno strambo commerciante e fabbricante di pigmenti, unico a conoscere la ricetta di un misterioso blu oltremare – il Sacré Bleu – dalle qualità eccezionali. Da quel momento, il fornaio e il pittore resteranno travolti da una valanga di guai e faranno involontariamente luce su una lunga serie di risvolti inediti del mondo della pittura, tra i quali il finto suicidio di un certo Vincent van Gogh…

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Nel mondo antico, il blu nasceva dalle tenebre.

È possibile scrivere un libro su un colore specifico, adattargli attorno una storia complessa e ricca, farla divertente ed istruttiva e rendere il colore il protagonista assoluto? Sì, se vi chiamate Christopher Moore e scrivete un libro sul Sacrè Bleu.

Questa storia comincia dove finisce la vita di uno dei più importanti e famosi pittori di tutti i tempi: nel luglio 1890, ad Auvers, in Francia, Vincent Van Gogh dipinge il suo ultimo quadro alla confluenza di tre strade, “Campo di grano con volo di corvi”, poi si spara con una pistola e raggiunge la casa del dottor Gachet. Il fratello Theo fa in tempo ad arrivare al suo capezzale, poi Vincent muore. La notizia raggiunge i suoi colleghi pittori di Parigi, compreso Lucien Lessard, pittore e figlio di papà Lessard, il fornaio di Montmartre. Monet, Renoir, Toulouse-Lautrec sono sconvolti dalla notizia, ma ognuno di loro cerca comunque di andare avanti: dipingono, bevono, chiacchierano.

Sai che il velo della vergine andava dipinto di azzurro? Lo chiamavano Sacrè bleu, perché solo lei poteva sfoggiarlo.

Maurice-Guibert-Toulouse-lautrec-1892La storia segue in particolare Lucien e la sua modella-amante-fidanzata Juliette e il conte Henri Marie Raymond de Toulouse-Lautrec Monfa, per me un personaggio chiave ed esilarante della storia (nonché mio pittore preferito e figura di estremo fascino nel suo insieme).

Henri si destreggia tra le sue amiche prostitute, le commissioni per Le chat noir, le lettere a sua madre e l’aiuto costante che non nega mai ai suoi amici. Un personaggio irriverente e genuino, simpatico e coraggioso.
Il bleu, il blu oltremare che la fa da padrone nel libro compare in moltissimi quadri dipinti da tutti questi celebri artisti, ma almeno in questo caso, nasconde un segreto. Un segreto che accompagna Il Colorista e la strana ragazza che a volte si vede con lui.
Lucien ed Henri si troveranno così immersi in una storia intricata, che li porterà a scoprire la sorte di molti loro colleghi artisti, delle proprietà dei colori e del sacrè bleu in particolare, sempre tra ironia e citazioni varie.

Un romanzo bellissimo soprattutto per il periodo e l’ambientazione in cui si svolge: Moore alla fine del libro dice “ecco, così vi ho rovinato anche l’arte, dopo il vangelo”, scherzando ovviamente, ma non è assolutamente così: ci porta a fare un viaggio incredibile nella Parigi di fine Ottocento in cui convivono e si incontrano artisti di fama mondiale, da Oscar Wilde a Whistler, da Monet a Seurat a Degas, nel contesto del Moulin de la Galette o di Avenue de Clichy.

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Ballo al Moulin Rouge – H. Toulouse-Lautrec

Sono rimasta colpita ed affascinata dall’ambientazione e da tutti i personaggi famosi presenti o anche solo citati, forse più che dalla storia del blu in generale, che verso la fine risulta un po’ affrettata e stramba. Il periodo storico scelto è unico, ricco, intrigante e carico di emozioni che è impossibile non amarlo; immedesimarsi negli artisti della Belle Époque è sempre stato uno dei miei passatempi, leggendo e studiando tutto ciò che concerne tale periodo. Non a caso, Toulouse-Lautrec è il mio pittore preferito, come già accennavo prima.

Questo è comunque un romanzo che consiglio vivamente, adatto a chi ama la storia dell’arte, soprattutto gli Impressionisti e il loro mondo colorato, e chi si vuole perdere nelle vie di Parigi dell’epoca.

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Il linguaggio a volte è un po’ scurrile ed irriverente, ma è tipico di Moore da quel che ho potuto intuire e soprattutto riflette la parlata del demimonde in cui è ambientato, cioè il mondo di artisti, prostitute e ubriaconi che frequentano locali come il Moulin Rouge, altra grande colonna portante del romanzo e del periodo. Mi sono emozionata veramente durante il mio viaggio a Parigi, passando davanti a questo locale e tra le via di Montmartre ho sentito una scossa, una gioia intrinseca, che solo pochi altri luoghi sono riusciti a suscitarmi.

Voi lo avete letto? Lo avete divorato come ho fatto io? Vi siete immersi nella frizzante e goliardica Parigi dell’epoca d’oro? Se non lo avete ancora fatto, beh, fatelo! Che state aspettando? L’arte vi aspetta!

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NOTA SULL’AUTORE
Christopher Moore ha lavorato come commesso in un supermercato, portiere di notte, lattoniere, cameriere, aiuto fotografo di nera, assicuratore, piastrellista, vice cuoco e deejay prima di dedicarsi completamente alla scrittura. I suoi romanzi sono best seller da primi posti della classifica in Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania e Giappone.
Ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Quill Award per ben due volte consecutive (di cui una per Un lavoro sporco). Ultimo libro pubblicato dalle edizioni Elliot è Demoni. Istruzioni per l’uso, che precede Sesso e lucertole a Melancholy Cove.

 

Carlotta ~ Il profumo dei Libri

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