Cari Divoratori,
siamo giunti ad Agosto. Il caldo, il sole, il mare, le vacanze, le zanzare, il sudore, l’abbronzatura, le città vuote, le spiagge piene. Sì, tutto questo certo, ma anche tempo libero e LIBRI, soprattutto libri! Ecco perchè oggi vi beccherete un’altra recensione pescata appositamente per voi dalla mia rubrica, oramai famosa, “Essere Vichinghi è figo”. Qualcosa di fresco per allietarvi da questo torrido caldo: Il Canto del Ribelle – La vera storia di Loki di Joanne Harris (sì, la stessa Harris di Chocolat se ve lo state domandando 😉 )
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- Titolo: Il Canto del Ribelle – La vera storia di Loki
- Autore: Joanne Harris
- Editore: Garzanti
- Genere: Romanzo fantasy
- Pagine: 317
- Data di pubblicazione italiana: ottobre 2015
- Prezzo: 14,36€ cartaceo copertina rigida (Amazon) / 8,18€ cartaceo copertina flessibile (Amazon) / 9,99€ eBook (Amazon)
- Sinossi: Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l’accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s’innalza nel cielo in fondo al Ponte dell’Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell’ordine, della legge imposta. Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo. Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki. Adesso è giunta per lui l’ora di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano. Joanne Harris ci porta nelle atmosfere piene di fascino della mitologia nordica: le divinità buone e cattive, i popoli in lotta tra loro, le forze oscure, le città fantastiche e le battaglie sanguinose. Protagonista assoluto è Loki…
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“Io conosco una storia, o figli della terra.
Parlo come devo.
Di come nove alberi hanno dato il via ai Mondi
Affidati ai giganti.”
Inizia così la Profezia dell’Oracolo che seminò tanta paura tra gli dei di Asgard. Tutto era già stato deciso, nessuno poteva opporsi. La battaglia finale sarà tremenda: fratello contro fratello, i morti sorgeranno, i dannati si scateneranno. Il giorno del Ragnarok si avvicina. Aspettando la furia della battaglia però, possiamo rilassarci un po’ leggendo quel che Loki ha da raccontarci.
E dopo Ymir venne Odino, nipote del primo degli uomini, Buri. Con i due fratelli uccise il gigante glaciale e con quanto era rimasto del corpo costruì la terra e il cielo. Ma dei figli di Bur è sopravvissuto solo Odino il Vecchio e regna sui Mondi di Mezzo, che cambiano in continuazione.
In quei luoghi, non fidatevi mai di un saggio, di un amico, anche di un ruminante se è per questo. E non fidatevi della versione ufficiale della creazione dei Mondi, perchè è molto diversa quella che leggerete nelle pagine della Harris. Viene da Loki il Narratore, ma non fidatevi nemmeno di lui. È il Dio degli Inganni e sviluppa il suo racconto dopo la sua morte, pensate. È anche conosciuto come il Padre delle Bugie, quindi non risulta la fonte più attendibile dalla quale conoscere verità diverse da quelle ufficiali. Tant’è, ecco nel libro la sua versione della storia e la sua stessa storia.
Gli dei norreni sono ventiquattro. Vivono ad Asgard – la Città Dorata – in ventiquattro palazzi, tra giardini, grandi campi sportivi, cantine piene di ogni ben di “Dio”. È una cittadella in vetta ad uno sperone di roccia tanto elevato da sembrare parte delle nuvole in cui si perde. Loki è il ventiquattresimo, odiato dai colleghi divini, perchè generato dal Caos, almeno per metà. Tutti diffidano di lui anche se Odino lo considera suo fratello di sangue. Nel regno della perfezione, il dio delle fiamme, porta “le competenze essenziali per affrontare la vita”: la menzogna, l’imbroglio, il tradimento, la vendetta. Loki è dunque maestro di bugie, di piccole e grandi perfidie. È intelligente, narcisista, sleale, crudele. Gli dei non lo amano, anche se spesso ricorrono a lui per risolvere i loro problemi. Quando il mondo delle divinità sarà in pericolo, a causa della profezia di distruzione e morte, Loki metterà le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti.
“Ora viene la resa dei conti finale.
Ora viene il popolo degli Inferi.
Ora viene il drago delle tenebre, Morte,
a stendere la sua ala d’ombra sopra i Mondi.”
Toccherà a Loki aiutare Thor e compagnia varia. Ma gli dei sono capricciosi e volubili e Odino non è migliore degli altri: anche lui volta le spalle al fratello di sangue. A Loki non resta che allearsi con la Maga Gullveig-Heidi. La vendetta sarebbe stata tremenda.
Il dio dell’inganno è un personaggio che si ama e odia contemporaneamente. Nelle sue vene scorre il sangue dei demoni e per natura è un abile tessitore di bugie e raggiri. La sua è una condotta amorale, le regole non esistono, con lui si è in presenza del Male. Tuttavia il suo modo di fare è necessario. A volte si mostra pronto ad aiutare gli dei, altre volte è un nemico implacabile. Da tutto ciò emerge una delle verità di Loki: non fidatevi mai di nessuno che sia amico, estraneo, amante, fratello maggiore. Ma soprattutto, ricordate questo: non fidatevi mai di un Oracolo.
Loki, l’io narrante, ha un modo di narrare semplice ma accattivante, dà spazio ai suoi pensieri, voce alle emozioni e non si tira indietro quando c’è da esprimere un giudizio sulle divinità.
Il Canto del Ribelle è un libro che ho letto con molto piacere. Loki racconta la sua verità sulla Profezia dell’Oracolo, sulle divinità buone e cattive, sui popoli in lotta tra loro, sulle forze oscure che mirano a conquistare i Mondi, fino a Ragnarok, con irriverenza e ironia. A volte, Loki il Burlone, risulta essere quasi simpatico, spesso insopportabile. Ha un carattere bipolare. Sa essere profondo, ma è beffardo. È infido e provvidenziale, allegro e furibondo, burlone e “assassino sociopatico”, come lo ha chiamato l’autrice in una recente intervista.
Per me, che conosco bene la mitologia norrena, questo libro è stato una piacevole scoperta anche se, a volte, gli dei sono stati descritti in modo un po’ poco credibile. Anche l’Umile Narratore tende spesso a lamentarsi usando modi di dire che poco si addicono a una divinità. A parte questo, lo consiglio a chi vuole passare qualche tempo in compagnia di un nemico-amico dalla battuta sempre pronta e pungente, un personaggio decisamente controverso in un romanzo singolare, insolito, ma ricco di immaginazione e sempre brioso, scorrevole e ironico, leggero e al tempo stesso non banale.
Loki è anche un celebre protagonista del mondo Marvel, dai fumetti ai film all’imminente serei tv. Celebre nemico-amico di Thor, è sempre alla ricerca del potere e di un modo per sopravvivere. L’attore scelto, come penso sappiate, è Tom Hiddleston, bravissimo nonchè decisamente splendido uomo. Un ottimo Loki in effetti, nonostante si pensi abbia i capelli rossi nella mitologia. Ce lo facciamo andare bene anche moro però 😛
E voi avete letto questo libro? Se no, vi intriga? Avete vissuto, o vorreste vivere, il Ragnarok dal punto di vista di Loki? Cosa ne pensate?
VOTO:
NOTA SULL’AUTRICE
Joanne Harris (1964), di padre inglese e madre francese, è nata e vive nello Yorkshire. Laureata a Cambridge, dove ha studiato francese e tedesco medievale e moderno, ha insegnato francese nelle secondarie di Leeds fino al 1999, fino al successo con “Chocolat” (1998).
Carlotta ~ Il profumo dei Libri