Cari Lettori eccoci qui con la mia adorata Lucinda e il suo sesto volume della serie “Le Sette Sorelle“. Anche questa volta non mi ha deluso, anzi!
Ma prima di procedere con la recensione la scheda del libro.

I libri raccontano di 6 ragazze adottate (la settima sorella Merope sembra essere avvolta da un mistero), del loro carattere, del rapporto che hanno instaurato fra di loro e soprattutto del loro legame con il papà adottivo, chiamato Pa’ Salt.
A ognuna di loro Pa’ Salt ha dato un nome legato alle Sette Sorelle della costellazione delle Pleiadi.
“Le Pleiadi si trovano vicino alla spalla del Toro, la più grande costellazione a destra della cintura di Orione. Ognuna di esse è cento volte più luminosa del Sole e l’occhio umano può distinguerne dalle sei alle sette a seconda della luminosità e visibilità del cielo, da qualsiasi parte del mondo. La ragione della loro maggiore o minore lucentezza è ancora sconosciuta, eppure alcune persone dalla vista eccezionale sostengono di riuscirne a vedere fino a venti senza l’aiuto del telescopio”.
Le protagoniste dovranno affrontare la scomparsa del padre e scoprire le loro vere origini e chi sono i loro genitori biologici, sotto la guida degli indizi che Pa’ Salt ha lasciato a ognuna di loro.
Infatti gli è stato lasciato proprio da lui nel giardino della loro casa, Atlantis, una sfera armillare con delle coordinate che indicano ad ognuna la loro provenienza insieme a una lettera. Nella lettura dei romanzi scopriremo se queste saranno pronte ad affrontare questa scoperta.
Il fatto interessante è che non solo sono 6 ragazze con personalità completamente differenti che si intrecciano fra loro, ma sono affascinanti i luoghi dove l’autrice ci porta. In ogni libro è presente un racconto del passato legato a una figura femminile e di ciò che la protagonista sta vivendo in quel momento, questo rende interessante e curioso scoprire quale sarà questo racconto presente in ogni volume.
Ed è qui che arriviamo ad Electra e la sua storia.
Lei è la sesta sorella e la minore, non solo è famosa per via della sua carriera da modella ma è anche la più sfuggente e la più problematica.
E’ arrabbiata con Pa’ Salt, l’ultima volta che si sono parlati l’incontro non è finito bene e questo inconsciamente segna la sua vita dopo la morte del padre (dove aleggia una nube di mistero, è dal primo libro che tutti si chiedono: Sarà morto veramente!?), e proprio per questo risentimento si rifiuta di conoscere le sue origini e sapere chi sono i suoi veri genitori, arrivando a non aprire mai e a dimenticare la lettera che suo padre le ha lasciato.
Electra, anche a causa di amori e amicizie sbagliate, soffoca la sua solitudine e il senso di vuoto che prova nonostante la fama attraverso droghe e alcol. Tutto ciò la inducono quasi ad auto distruggersi.
Sino a quando nella sua vita non appare Stella, la tenace nonna difensore dei diritti umani, che l’aiuterà a tornare alle sue origini e soprattutto a ritrovare il suo equilibrio e la sua vera bellezza. Si renderà conto che la celebrità, i soldi, le attenzioni non le stanno più dando ciò che di cui ha bisogno: sentirsi amata, amarsi ed avere un reale scopo nella vita.
Attraverso il viaggio che Stella ci racconta inizierà la rinascita di Electra, catapultandoci insieme a loro in Africa, nella Happy Valley di fine anni ’30, in una ambientazione suggestiva.
Il racconto parallelo, il più lungo di tutti i racconti, non solo è bello ma avvincente e coinvolgente. Mi sono appassionata e affezionata alla figura di Cecily, la giovane ragazza americana che coinvolta da una madrina sopra le righe, Kiki, la porta in viaggio in Africa dove troverà amicizia, amore (lo scorbutico Bill) e uno scopo, salvare la vita della piccola Stella. Cecily è sicuramente sino ad oggi la figura del passato che mi è piaciuta maggiormente, una donna forte, decisa e pronta a mettere in discussione la sua stessa vita per poter salvaguardare i diritti altrui e di chi ama profondamente.
I due racconti paralleli ci raccontano la tenacia di non lasciarsi vincere dalle proprio debolezze e di trovare la forza per lottare.
Questo è il romanzo più lungo sino ad ora della serie, ben 912 pagine! Pesano? Non particolarmente. Ci sono solo alcune parti che probabilmente avrei preferito fossero meno prolisse ma non sono così lunghe comunque da snervare. Lucinda ha la capacità di trasportarti in mondi e paesaggi suggestivi: siamo partiti dalla romantica Francia, alla volta del sole di Rio, passando per la fredda Norvegia, percorrendo i paesaggi suggestivi dell’Inghilterra, proseguendo per l’afosa Australia, camminando per le strade di Granada e infine raggiungere l’ Africa. Ha una scrittura semplice ma avvincente e trascinante. I suoi romanzi sono quasi sempre composti di parecchie pagine, ma sino ad ora non ho mai faticato a finirne uno! Anzi, si leggono con piacere.
La nostra valida scrittrice ci ha fatto anche incontrare personaggi come Beatrix Potter (che ho amato tantissimo nel 3° libro dove viene racconta la storia di Star, la mia sorella preferita), Edvard Grieg e il popolo Masai, per citarne alcuni.
Ora attendiamo soltanto l’uscita dell’ultimo capitolo che ahimè sarà il gennaio prossimo!
Ve lo consiglio? Assolutamente si! Ne vale la pena! Ma ovviamente se non avete letto le storie precedenti vi consiglio di leggere sin dal primo romanzo!
Allora, certamente ho adorato fin da subito questa saga. Mi manca ancora la Ragazza del Sole, ma a breve lo leggerò. Di solito cerco di far passare un po’ di tempo tra una sorella e l’altra in modo da lasciare spazio ad ognuna di loro. Comunque, devo ammettere che tutte le sorelle mi hanno colpito per le loro storie e il loro splendido carattere. In modo particolare ammiro molto la forza d’animo e il coraggio di Ally e l’amore per le persone e gli animali di Tiggy. Restano comunque tutte nel mio cuore. Buona giornata
Laura
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