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Cari Readers buongiorno ❤
Eccoci alla recensione del venerdì. Oggi parliamo di una bella lettura di narrativa “moderna ma non moderna”, per la serie old but gold; eh si, torniamo tutti insieme a Longbourn House, dalla amata famiglia Bennet, da Lizzie e le sorelle, tra l’Orgoglio e il Pregiudizio questa volta non dei piani alti, ma dei “piani bassi”. Si tratta infatti di una lettura che vedrà uno scenario – che gli appassioni dei grandi classici ormai conosceranno molto bene – con dei protagonisti nuovi, e con nuovi intendo dire che vengono ora, per la prima volta, presi in considerazione: la servitù della famiglia Bennet. Con i loro segreti, amori, passioni, timori e speranze per il futuro – che nell’Inghilterra di fine 1700 era molto poco stabile, soprattutto per un domestico.
Ma prima di entrare nel dettaglio della recensione vi lascio la scheda libro e i link per poterne leggere l’anteprima e magari acquistarlo.
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Titolo: Longbourn House
Autore: Jo Baker
Editore: Einaudi – Super ET
Pagine: 373
Prezzo Amazon cartaceo: 11,05€ copertina flessibile
Sinossi: Sarah è a servizio a Longbourn House da quando era bambina, ma non si è ancora rassegnata a certi compiti ingrati quali lavare la biancheria e svuotare i pitali dei signori. Questa pesante routine senza svaghi la opprime: non vuole accontentarsi di mandare avanti la casa d’altri come Mrs Hill, la governante, fa da sempre. Perciò, quando un giorno di settembre Mr Bennet assume a sorpresa un nuovo valletto, la gioia per la novità è grande. James ha il fisico asciutto e gli avambracci scuriti dal sole. Lavora di buon umore, fischiettando, ed è gentile, ma dà poca confidenza. Sembra sapere tante cose, eppure sul suo passato è stranamente vago. Ama i cavalli e dorme nel solaio della stalla: li, su una mensola, ha dei libri e, sotto il letto, una sacca scolorita piena di conchiglie. È un mondo intero quello che apre per Sarah, una nuova geografia di orridi, vallette in fiore e campi di battaglia. Ispirato al non detto di “Orgoglio e pregiudizio”, “Longbourn House” ricostruisce con tono brioso la vita della servitù nell’Inghilterra di inizio Ottocento, facendo emergere tra le righe la fatica e le disuguaglianze su cui si reggeva il bel mondo. All’interno di questo affresco storico, che oltre alla campagna dell’Hertfordshire include la Spagna sconvolta dalle guerre napoleoniche e i porti commerciali sull’altra sponda dell’Atlantico, Jo Baker dona pensieri ed emozioni autentici alle ombre che nel celebre romanzo di Jane Austen si limitavano a passare sullo sfondo rapide e silenziose.
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Bene, intanto vorrei ringraziare tantissimo Carlotta, quella piccola banana di amica che ho, che mi ha portato in dono questo bellissimo libro – regalo inatteso e super gradito – conoscendo benissimo il mio immenso amore per Jane Austen e, in particolare, Orgoglio e Pregiudizio. Si sa, ormai di questa storia c’è poco da aggiungere, la conosciamo più o meno tutti, è stata analizzata, studiata, rivisitata in film vecchi e nuovi, insomma la storia delle cinque sorelle Bennet è un classico intramontabile.
In questo caso tuttavia, siamo di fronte ad una storia che ancora non ci era stata raccontata, quella di chi si muove in silenzio per portare le colazioni, fette di torte o nastri per i capelli, secchi d’acqua gelida dal pozzo in fondo al cortile pieno di fango; è la storia di chi barda i cavalli e li aggancia alla carrozza per una serata fatta di danze e di divertimenti altrui.
Con incredibile bravura, Jo Baker, ci porta alla scoperta di un mondo nascosto, che non ci era ancora stato mostrato, fatto dalla servitù delle famiglie benestanti del Hertfordshire inglese di fine 1700. Facciamo così la conoscenza di Sarah, Mr e Mrs Hill e della piccola Polly e successivamente del valletto James Smith, al servizio dei Bennet; in queste pagine non fanno da contorno silenzioso, infatti li vediamo agire e interagire con i loro padroni, si conoscono bene, vivono a stretto contatto, con tutti i loro segreti e peccatucci, e le loro vite ci vengono presentate come strettamente intrecciate da una serie di eventi del tutto romanzati e inseriti dalla scrittrice.
Con uno stile molto scorrevole, piacevole da leggere, accurato storicamente e anche elaborato in alcuni punti, ripercorriamo la trama di Orgoglio e Pregiudizio dall’inizio alla fine, questa volta seguendo i passi di Sarah. La quale, tra un bucato e l’altro, tra la cottura di una torta e un orlo da ricucire, trova il tempo per sognare e innamorarsi e per capire che – forse – quello che vuole davvero per sé stessa non è una vita identica alle invidiate sorelle Bennet, ma qualcosa di diverso, non per forza fatto di balli, ricchezza e vestiti dal tessuto prezioso, ma più concreto e semplice.
Qualcosa che ho amato alla follia di questa storia, è stato conoscere e vedere una Lizzie diversa, più imperfetta di quella che conosciamo di solito; una Mrs Bennet fragile dietro la sua costante superficialità e un Mr Bennet misterioso e con un passato che per lui non avrei mai immaginato. Inoltre ho apprezzato moltissimo il tempo che l’autrice ha dedicato ad ognuno dei personaggi in questione, di ognuno è stato fatto conoscere il passato, in modo tale da farli conoscere al meglio al lettore e permettere una comprensione maggiore di alcune scelte compiute.
Il tutto viene amplificato dalla presenza minacciosa delle guerre napoleoniche ormai all’orizzonte e le milizie che si muovo sul territorio inglese e che presto saranno pronte a tornare sul campo di battaglia (ve lo ricordate quel pallone gonfiato di Wickham?).
Lo consiglio veramente, a tutti coloro che amano questa storia, merita davvero di essere conosciuta anche sotto questo aspetto. E voi lo conoscete questo libro? Lo avete letto? Fatemi sapere cosa ne pensate e se conoscete altre storia collegate a Jane Austen, se avete consigli di lettura sono sempre ben accetti.
A presto e alla prossima recensione ❤
Note sull’autrice. Jo Baker.
Nata nel Lancashire, ha studiato a Oxford e Belfast.
Insegna scrittura creativa all’Università di Lancaster, è autrice di diversi romanzi – The Mermaid’s Child, The Telling, The Undertow e Offcomer – nonché sceneggiatrice.
Il primo romanzo a venir tradotto in italiano è “Longbourn house”, ispirato a “Orgoglio e Pregiudizio”.
Tradotto in piú di dieci lingue, è stato opzionato per diventare un film.
Valentina ∼ Il Profumo dei Libri
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